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BROOMBALL

Il broomball ha origine tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento in Canada. Una teoria ritiene che l’ispirazione sia venuta alle persone che preparavano i campi da ghiaccio, le quali si narra, furono le prime a colpire una palla con la scopa. Forse ispirato da antichi giochi indiani, come il Lacrosse, il gioco poi si evolse e facendo proprie diverse regole dell’hockey è diventato quello che oggi conosciamo come broomball.

Molto importante in questo sviluppo fu l’evoluzione della scopa. Per poter colpire la palla con forza e precisione, la scopa venne modificata più volte nel corso degli anni: si iniziò con il tagliare la paglia e legarla assieme con dello spago, poi si provò a immergere le scope nell’acqua lasciandole gelare, così da avere le estremità più dure per migliorare la precisione del tiro.

La cosa fondamentale nel broomball comunque non è quanto tecnologica e costosa sia la scopa, il principio naturale è che il ghiaccio è scivoloso e solo chi impara a dominare il ghiaccio con l’abilità dell’equilibrio può far propri i segreti di questo sport. Seppur senza pattini i buoni giocatori riescono a scivolare sulla superficie senza cadere.

Lo sport del broomball fece la sua prima apparizione in Canada nella provincia di Saskatchewan nel 1909, poi nel 1910 si espanse nelle province del Newfoundland e del Quebec. Proprio a Montréal, furono i lavoratori del settore ferroviario a scoprire il gioco. Con una palla di 7 pollici ed una scopa di saggina, la stessa scopa che veniva usata per la pulizia da neve e fango delle rotaie della ferrovia, giocarono le prime partite. Per questi lavoratori era un modo per rilassarsi durante la pausa pranzo. Subito dopo la prima guerra mondiale divenne un passatempo abituale. L’idea di usare palla e scopa era nata grazie al lavoro di pulizia delle rotaie della ferrovia, quindi misura della palla e larghezza della porta variavano a seconda della larghezza delle rotaie. Il broomball di oggi trae proprio origine da questo divertente svago.

Nelle altre zone del Canada lo sport nasce come passatempo divertente, che si giocava nel periodo di carnevale in vari paesi, città e nelle caserme militari. Anche qui l’attrezzatura utilizzata era molto semplice, i giocatori indossavano stivali invernali ed usavano una scopa di saggina o semplicemente la scopa usata in casa per le pulizie, tagliata o congelata per ottenere una maggiore rigidità. La palla era generalmente una palla da calcio. La popolarità del gioco, grazie alla competizione e allo scopo di puro e semplice divertimento, era paragonabile quasi agli stessi livelli di oggi.

Questo genere di broomball continuò ad essere giocato sin nei primi anni ‘60, quando la competizione portò alla formazione di squadre all’interno delle varie comunità. Il livello dello sport venne innalzato nella metà degli anni ‘60 con l’introduzione di scarpe specifiche, seguita poi da palle e scope prodotte industrialmente. Con gli anni ‘70, il broomball cominciò a diffondersi anche nell’interno del paese e lontano dalla neve e dal clima più freddo, variando quindi le condizioni del gioco. Le squadre iniziarono a spostarsi, a viaggiare per partecipare ai vari campionati e tornei sparsi ovunque. Questo creò la necessità di avere un regolamento di gioco uguale per tutti.

I primi campionati di broomball del Canada Occidentale vennero organizzati nella stagione 1970-1971 e si disputarono fino al 1977 quando nacque la Federazione Nazionale di broomball canadese. Già dalla metà degli anni ’70, ogni provincia aveva la propria federazione per standardizzare il regolamento di gioco e per organizzare i campionati. Nel 1976 venne organizzato il primo meeting della Federazione Nazionale con la partecipazione delle Federazioni Provinciali. Nell’aprile 1977 venne organizzato a Calgary il primo campionato nazionale maschile. Il campionato femminile venne introdotto un anno dopo. Nel 1980 il campionato nazionale diede il benvenuto alle prime squadre delle province nord-orientali, un vero evento nazionale! Il Broomball oggi si gioca in ogni zona del Canada ed è uno sport divertente e competitivo giocato da migliaia di persone di ogni età e ad ogni livello.

Il broomball cominciò ad esser giocato nel Minnesota nel 1954, ma non conquistò popolarità fino al 1961, quando vennero formate le prime squadre. Minneapolis è la città di origine dei Duffy’s, la prima vera squadra dello stato. Le prime squadre iniziarono a giocare nel 1961 diffondendo così il gioco all’interno dello stato. Nel 1964 il numero delle squadre nascenti a Minneapolis dovette subire un limite a causa della mancanza di strutture ove disputare le partite, ma nonostante ciò il numero delle nuove squadre in tutto lo stato ebbe una forte crescita. L’associazione Broomball Usa venne fondata nel 1994, per regolare lo sviluppo e la crescita dello sport negli Stati Uniti.

E’ uno sport di squadra con regole simili a quelle dell’hockey. La differenza sostanziale è che nel broomball non si pattina, ma si corre sul ghiaccio per mezzo di apposite scarpe speciali antiscivolo con una suola in gomma morbida. Anche la stecca è diversa, costituita da un manico in legno o alluminio e all’estremità una paletta in gomma. Oggi sul mercato si trovano le cosiddette “scope” in fibra di carbonio e titanio, che non hanno più nulla a che vedere con le scope originarie. Al posto del disco si usa una palla di gomma dura.

Le squadre sono composte da 5 giocatori di movimento più il portiere, e almeno altrettanti giocatori siedono in panchina, pronti a subentrare in qualsiasi momento, visto che si corre in continuazione e i cambi volanti sono indispensabili per recuperare tra un’azione e l’altra. Gli incontri durano due tempi di 20 minuti ciascuno. I giocatori oltre alla scopa sono dotati di parastinchi e altre protezioni idonee a ridurre i danni dalle inevitabili cadute sulla superficie dura del campo. In particolar modo le scarpe, che sostituiscono i pattini dell’hockey, devono garantire un buon grip per gli scatti e le frenate. L’abilità in questo sport sta principalmente nel trovare l’equilibrio sul ghiaccio, cosa per niente e facile che lo rende assai divertente.

In Italia questo sport è arrivato attorno agli anni ‘50 grazie a Carmine Tucci, hockeista italo-canadese ingaggiato dal Bolzano. Le prime partite si giocano sul piazzale retrostante il palazzo della vecchia Fiera e per assistere ai primi tornei fra bar bisogna attendere gli anni ‘70. A quei tempi chi giocava allo sport della “pallascopa” doveva forzatamente avere una buona dose di fantasia e d’improvvisazione. Non esistevano, infatti, né scope appropriate, né scarpe per il ghiaccio, né tanto meno sponsor benefattori: ci si arrangiava con l’attrezzatura da hockey o costruendosi l’attrezzatura artigianalmente.

Se inizialmente il traino ed il supporto delle organizzazioni sportive dell’hockey è decisivo, basta aspettare qualche anno perché il broomball trovi una sua totale autonomia grazie al sorgere di gruppi spontanei che iniziano a praticarlo con continuità, creando club e Comitati idonei anche a promuoverne la diffusione. Un passo importante per il broomball italiano è la costituzione, nel 1979, del primo nucleo organizzativo di questo sport, il Comitato Trentino Alto Adige, e la conseguente organizzazione di un torneo regionale in Trentino Alto Adige.

Nasce così nel 1983 il Comitato Italiano Broomball (www.broomball.it) che con l’impegno e la costanza di soci fondatori come Giancarlo Grandicelli, Guglielmo Broccato, Ettore Zucchiati, riesce a far sviluppare il broomball raggiungendo importanti traguardi.

Per il primo campionato italiano bisogna attendere la stagione 1986-87. A Bosco Chiesanuova (Verona) si affrontano Valpellice (Piemonte), Auronzo Cullighan (Veneto), Nosbari Cavalese (Trentino) e San Giacomo F.lli Mott (Alto Adige) ed è propria quest’ultima formazione ad aggiudicarsi il primo titolo italiano.

L’anno successivo, 1987-88, sorgono i comitati regionali di Trentino Alto Adige, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto (limitatamente alle città di Belluno, Auronzo e Verona). Il campionato regionale altoatesino viene vinto dal S.Giacomo F.lli Mott, davanti a G.S. Bolzano, B.C. Bolzano Svea Colori e U.S. Cavalese. Il S. Giacomo F.lli Mott si ripete poi anche ai campionati italiani che si disputano l’ 11, 12 e 13 marzo 1988 ad Ortisei. In finale gli altoatesini hanno la meglio sui trentini dell’U.S. Nanno per 1 a 0; le altre partecipanti sono Bolzano Svea Colori, Arbiter Bolzano, Boscoghiaccio Verona, Auronzo Cullighan, Villarese (Torre Pellice) e Valpellice (TO).

L’obiettivo più importante arriva nel 1991 con la partecipazione di una squadra maschile ai mondiali svoltisi in Canada a Victoria. Vi partecipò la squadra del B.C. Merano con alcuni innesti di altre società. Nel 1996 altra partecipazione ai mondiali con la società del Pochi ‘89 che quell’anno si era laureata campione d’Italia.

Nel 1998 il broomball italiano raggiunge il suo massimo sviluppo, con l’organizzazione qui in Italia dei mondiali, che furono un grande successo. Vi parteciparono 2 squadre maschili e 2 miste con una vera e propria selezione dei giocatori e delle giocatrici migliori. A questa manifestazione internazionale parteciparono ben 15 squadre compreso le nostre, (CANADA A, B, C, USA, SVEZIA, SVIZZERA) per il maschile e (USA, CANADA, AUSTRALIA, GIAPPONE ) per il misto.

Risultato finale Maschile fu il seguente: 1° CANADA A       5° ITALIA A

2° CANADA C       6° SVEZIA

3° CANADA B       7° ITALAIA B

4° USA                    8° SVIZZERA

 

Risultato finale misto:                             1° USA                     5° ITALIA B

2° CANADA           6° AUSTRALIA

3° ITALIA A           7° GIAPPONE

 

In quell’occasione ci fu anche la fondazione dell’IFBA (International Federation of Broomball Association, www.internationalbroomball.com) di cui l’Italia è socio fondatore. Negli anni successivi si partecipò ai mondiali nel 2002 a Minneapolis USA con una squadra mista composta da giocatori della società dell’A.S. Pochi ‘89 e dalle giocatrici del G.S.Geier Salorno, raggiungendo un ottimo quinto posto. Altra tappa importante i Mondiali a Corner Brook, Canada, nel 2004 con la conquista del primo trofeo da parte di una formazione italiana, l’International Cup. Ultima partecipazione l’anno scorso per riconfermare il trofeo vinto: sfortunatamente è stato perso proprio in finale; è comunque importante anche questo piazzamento. A causa dei costi eccessivi e dell’impegno necessario ad organizzare la trasferta mondiale, finora, tranne che nel 1991, solo le associazioni dell’A.S. Pochi ‘89 e del G.S.Geier Salorno sono state in grado di partecipare ai Mondiali. È comunque intenzione del Comitato Italiano Broomball cercare di organizzare una nazionale italiana, come era stato possibile per i Mondiali del 1998.

Il Comitato Italiano Broomball ha sede in Provincia di Bolzano e conta circa 420 tesserati tra dirigenti, giocatori e arbitri, suddivisi in due categorie maschili, GOLDEN LEAGUE e SILVER LEAGUE, complessivamente 17 squadre e 6 squadre femminili, provenienti da Alto Adige, Trentino e Veneto. Il Comitato è composto da 9 elementi con cariche specifiche, dal Presidente ai 2 Vice Presidenti, uno ciascuno per il settore maschile e per il settore femminile, ai responsabili delle pubbliche relazioni, dei contatti con le varie realtà locali per promuoverne direttamente lo sviluppo, al responsabile del sito Internet. Il nuovo Consiglio Direttivo, recentemente nominato dall’assemblea dei soci su una pluralità di candidati, è consapevole del molto lavoro da svolgere, ma proprio per questo ha la giusta ambizione per raggiungere traguardi importanti, quali una maggior diffusione del nostro sport, il coinvolgimento di altre realtà regionali, una maggiore presenza e visibilità sui mezzi d’informazione, dalle televisioni ai giornali, il riconoscimento del broomball da parte della Federghiaccio, con conseguente ingresso nella FISG. Sullo sfondo, obiettivo massimo che coinvolge naturalmente l’intero movimento mondiale, il riconoscimento del broomball quale sport olimpico. Altro importante obiettivo è il consolidamento e una maggior diffusione del settore femminile, che francamente ha conosciuto momenti migliori.