Grazie Buam, grazie Linci !
Ieri, recandomi allo stadio per il ritorno dei quarti di finale con il Renon non sapevo veramente cosa aspettarmi. Mi sembrava già incredibile la vittoria dell’andata. Avevo pensato, mercoledì, speriamo sia una cosa breve, o due vittorie o due sconfitte, niente bella, per favore !
Possibile che riusciamo a vincere ancora con il Renon? Non che non ci credessi, o non avessi fiducia nella squadra, diciamo che mi sembrava un atto di presunzione. Dal sesto al quarto posto in due partite.
Arrivo allo stadio assieme al Pullman del Renon, quello che usano per la Serie A, credo. La corazzata altoatesina si presenta bene. Entro e come al solito, mi faccio aiutare da Sergio in spogliatoio e da Maria al foglio partita.
I ragazzi sono tranquilli, niente confusione in spogliatoio, buon segno. A Jaro non dico nulla, come sempre. Solo che manca un giocatore, all’ultimo momento, ma avevamo già rimediato. Commento del Coach lapidario: devo cambiare le linee …
Il ghiaccio è acqua, ci sono 20 °C, ma l’Ice-men sta provvedendo a mandare a manetta i gruppi frigoriferi. Faccio due parole con il loro Team-Leader, il padre di Quinz. Si fa due risate pensando a come ho “calmato” uno dei mie in panca, all’andata. “Sono tutti uguali”, mi dice, “come i nostri”. Arbitri, cronometrista, medico, tutto ok. 
Fischio d’inizio e si mette bene, andiamo 1-0, segna Da Forno, l’ho fatto venire all’ultimo momento, insistendo, non mi piace giocare in tredici giusti. Poi subiamo il pareggio, ma Decarli segna un goal pesante e ci riporta avanti quasi subito. Primo drittel finito e siamo in vantaggio. Seconda frazione con i Buam scatenati, prendiamo due gol  ed andiamo a riposo sotto di uno. Lo spettro della bella: se andiamo a Collalbo per la terza partita non ne usciamo vivi …
Il secondo intervallo nel nostro spogliatoio mi impressiona: non vola una mosca, sicuramente sono tutti stanchi, non so se hanno perso la carica, provo a dire qualche parola, teste basse.
Jaro ha fatto tutto il suo lavoro, indicando gli errori ed il modo per correggerli, si va in campo per l’ultima frazione.
Batti e ribatti, loro sono in vantaggio e ci aspettano, i nostri attaccano, ci sono, in campo, ma il disco non entra.
Siamo a sei minuti dalla fine, i nostri non mollano, ma Davide Conci se ne fa dare due inutilmente. Jaro in panca si arrabbia, ma dobbiamo giocare uno in meno.
Renon tutto avanti in superiorità e vedo, in slow-motion, il nostro contropiede: Decarli e Deluca viaggiano verso la gabbia avversaria, due contro uno, forse.
Il disco entra … non ci credo: Overtime ! , Overtime ! In quattro contro quatto, penso, vinciamo noi. Davide, anche se è stremato, in campo aperto è imbattibile: vedi partita di andata. Peccato che non si gioca uno contro uno … Ed ai rigori abbiamo due portieri fantastici.
Intanto le cose si complicano: prende due minuti Miran, ma prendono due minuti anche loro. Pausa di tre minuti, poi iniziano i cinque minuti di supplementare, la Sudden Death, la morte improvvisa, il primo che segna vince.
Siamo in superiorità numerica di fatto, mischia davanti alla gabbia degli ospiti, non vedo nulla dalla balaustra, ma l’urlo dei nostri lo sento eccome … Miran ha messo dentro il disco. Abbiamo vinto.
Per la seconda volta, all’overtime. Abbraccio Jaro, grande Jaro.
Faccio i complimenti al Signor Quinz, che con fermezza calma qualcuno dei suoi che ne ha bisogno. Saluto più sportivamente che posso gli avversari all’uscita, non riesco a fare a meno di immedesimarmi nella loro delusione, sono degli atleti eccezionali, una squadra eccezionale, una U18 molto giovane.
I nostri, intanto, fanno festa e si organizzano per la serata.
Ci aspetta il Vipiteno, l’unico che ci ha battuto due volte. Sarà molto dura, ma le Linci, come si vede, sono imprevedibili.
Grazie, Buam: ci avete dato modo di giocare un quarto di finale che non dimenticheremo facilmente, ci avete dato modo di dimostrare che il nostro hockey è cresciuto.
Grazie Linci: cari ragazzi, è un privilegio stare in panchina con voi.
La semifinale U18 che l’Hockey Pergine ha raggiunto, forse inaspettatamente quest’anno, con una squadra quasi tutta di ’97 e ‘98, è il frutto di un lungo lavoro e di un lungo impegno degli atleti, delle famiglie, degli allenatori  tutti, dei volontari e delle Società. Un particolare ringraziamento agli atleti, ed alle loro famiglie, che con abnegazione hanno contribuito al roster nei momenti difficili, senza magari giocare nemmeno un minuto: è facile chiederlo, non è facile farlo.
Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto!

Campionato nazionale U 18 Play Off, quarti di finale.
gara 1: Hc Renon – Hockey Pergine 3 – 4 OT
gara 2: Hockey Pergine – Hc Renon 4 – 3 OT